Il Pane di Collemaggio

Per quanto concerne la progettazione dell’impianto nell’area forno vanno tenute conto le zone con pericolo di esplosione dovute alla presenza di polveri 

1) Polvere combustibile presente: farina di cereali
2) Grandezza delle particelle: inferiore a 500 mm
3) Tcl = 380° C (temperatura accensione nube)
4) T5mm = 350° C (temperatura accensione strato)
5) Tmax cl (temperatura superficiale massima degli involucri al fine di non consentire l’accensione della nube) = 2/3 Tcl = 254°C
6) Tmax strato (temperatura superficiale massima degli involucri al fine di non consentire l’accensione dello strato) = T5mm – 75K = 623,5°K (=350°C) – 75°K= 548,5°K = 275,35°C (non considerata in quanto non si prevede la formazione di strati di polvere significativi, vedi punto 11) .

7) Sorgenti di emissione (SE) considerate = bocca di carico dell’impastatrice sorgente di 1° grado.
Sorgenti di emissione (SE) relative allo strato di polvere = non considerate vedi livello di pulizia punto 11).

9) Contenitori di polvere = non vengono considerati SE in quanto:
– sono in materiale idoneo e costruiti a regola d’arte nel rispetto delle normative vigenti;
– sono ermeticamente chiusi;
– sono depositati e/o movimentati con modalità tali da considerare ragionevolmente non prevedibili cadute che possano provocare l’apertura del coperchio o il danneggiamento con fuoriuscita significativa di sostanze contenute;
– è attuata ogni ordinaria cautela contro la formazione di strati di polvere e vi è una costante presenza di mezzi per la loro neutralizzazione
10) Sacchi e contenitori = non vengono considerati SE in quanto chiusi e rispondenti alla normativa per il trasporto su strada e/o ferrovia.

11) Livello di mantenimento della pulizia: buono (e cioè gli strati di polvere sono mantenuti a spessori trascurabili, oppure sono assenti indipendentemente dal grado o dai gradi di emissione, oppure sono rimossi rapidamente nel caso in cui si formino poco frequentemente).
12) Quantità di polvere combustibile che si prevede possa essere sollevata in aria: la quantità di polvere che è prevedile venga sollevata in aria sia nelle normali operazioni di lavoro, sia in possibili condizioni di guasto, non sembra essere sufficiente a determinare una concentrazione significativa al fine di generare zone con pericolo di esplosione considerevoli, e si ritiene quindi trascurabile.

In relazione a quanto sopra  all’interno dell’edificio risulta trascurabile la formazione di zone con pericolo di esplosione.

Per quanto concerne la progettazione dell’impianto nell’area vendita non ci sono particolarità criticità ma si cerca di porre particolare attenzione all’ illuminazione

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